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Quanto conta, ed in che modo, l'età del vostro partner ?


Belfagor

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E' il mio primo post ufficiale  :muro: (se escludiamo la presentazione...), e più che un sondaggio gradirei conoscere, e quindi argomentare il discorso ETA' .

 

Siete tendenzialmente attratti da coetanei, più grandi (di quanto) o più piccoli (di quanto) ?

Credete che l'amore, o l'attrazione sia legata all'età ?

Avete avuto esperienza con ragazzi/ragazze più grandi o più piccoli/e ?

 

Scusate la mia non è curiosità fine a se stessa, ma dettata più che altro da una tendenza che sto cercando di capire, ossia alle vote m'interrogo sul come un 18enne possa innamorarsi o fare sesso con un 50enne, secondo voi è normale ? Voi lo fareste ?

 

Ciao.

 

Marco.

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dunque, prima parte la risposta alle domande:

Siete tendenzialmente attratti da coetanei, più grandi (di quanto) o più piccoli (di quanto) ? --> coetanei e più piccoli

Credete che l'amore, o l'attrazione sia legata all'età ? --> a volte sì

Avete avuto esperienza con ragazzi/ragazze più grandi o più piccoli/e ? --> sì

 

Sul come possa un 18enne innamorarsi di un 50enne, spiegare il perché accade significherebbe anche riuscire a spiegare perché ci si innamora di una persona anziché di un'altra, o perché a qualcuno piacciono i magri e ad altri i grassi, il che temo sia un po' impossibile. A volte c'è proprio un'innata attrazione verso le persone grandi, altre volte il piacere di sentirsi protetti, o altri mille fattori, tanti come sono le volte in cui accade. Se lo farei, da 18enne innamorarmi di un 50enne no, anche perché 18 anni li ho passati da più di un decennio  :love: da 50enne innamorarmi di un 18enne non lo so, a 29 anni mi sono innamorato di un 16enne e a 31 anni di un 19enne, nel primo caso ho sofferto parecchio, nel secondo caso è iniziata la più bella storia d'amore della mia vita, quindi il bilancio è in pareggio  :asd:

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WOW bella rsposta, iniziamo bene. Sono concorde con te, quando dici che sarebbe imposibile spiegare il perchè, ed è li che sta la mia provocazione. Ma siccome sono un curioso per natura, e non mi reputo un falso moralista, come potrei ? Visto che purtroppo agli occhi dei molti sono un immorale... Cerco di capire l'altrui pensiero... Sarà che sono a metà strada tra i 18 ed i 50  :love: . Ma ancor più bello è quando mi specchio e mi dico naaaa ne hai 24 forse 25  :asd:  :ok: . Scherzi a parte, sono contento del tuo intervnto.

 

Grazie.

 

Marco.

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Sarà che sono a metà strada tra i 18 ed i 50  :love: .

vabbè, io son a quota 33, non è che ci son poi tanto lontano  :asd:

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"Immorale" è colui che secondo gli altri, o meglio ancora secondo "L'etichetta", vive al di fuori della moralità collettiva. Da uomo Etichettabile quale sono, e di certo e di sicuro non "Immorale" mi sono appellato con l'aggettivo con cui spesso la diversità viene apostrofata.

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Prima mini-storiella avuta all'epoca a 18 anni con lui 26, 8 anni di differenza ma annullati dal fatto che era molto giovane nei modi e nella vita, dinamico, attivo, e anche fisicamente 26 anni non glieli avresti mai dati. Avendo una vita piena fatta di uscite in disco, amici, momenti di svago frequenti, il rapporto era molto paritario.

Poi è arrivato il terrore con uno di 20 anni (io ne ho 23), ne dimostrava qualcuno in più fisicamente, ma forse mentalmente decisamente meno. Quando vai a trovarti un coetaneo o giù di lì, è sempre difficile capire come possano procedere le cose, molto dipende dal grado di maturità e di autoconsapevolezza raggiunta dall'altro, che a volte a quell'età prende ancora tutto come un gioco. Però hai l'occasione di poter uscire con un ragazzo di pari livello e vivere un rapporto che può crescere insieme.

Io ora mi ritrovo a corteggiare (ancora seppur virtualmente) un 33enne (+10 anni) per carità giovanile, ma se ci penso mi prende male, non tanto per la differenza attuale (e un po' per la differenza che ci potrebbe essere tra qualche anno), ma per quello che potrebbe essere un'eventuale vita in comune, ovvero sincronizzare i propri ritmi con quelli dell'altro, senza poi ovviamente parlare di differenze di mentalità dovute ad esperienze differenti. Diciamo che da una parte la cosa mi stuzzica ma dall'altro mi crea dei dubbi.

 

Concludendo, credo sia un discorso molto vacuo perchè troppo legato alla singola contingenza.

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Mi piacciono i ragazzi di 20-25 anni.

Mi piacevano da ragazzino, mi piaceranno da vecchio.

 

Per la società è immorale un 40enne con un 18?

Ma se non ci scandalizziamo neanche per un 70enne con una 17enne :love:

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Risposte interessanti  :ok: . Allora vi racconto la mia...

 

Premetto che il mio senso "D'appartenenza" è nato con me, e non l'ho mai visto come un problema, al contrario delle persone che mi hanno circondato negli anni. Credo che la mia atrazione verso i ragazzi in soldoni sia nata con me. Le mie prime esperienze risalgono addirittura ai tempi dell'asilo NIDO, quando durante la pausa del cambio pannolino, addentai il pistolino di un compagno  :asd: ... Alle eleentari mi divertivo al gioco del dottore, nei 20 minuti della ricreazione, io ed altri compagni trovavamo il modo d'appartarci, e giocavamo "Alla scoperta del corpo umano  :D " . Quindi non ho mai fin da piccolissimo dato peso a queste pulsioni, giudicandole normali, visto che comunque anche unabuona maggioranza dei compagni (alle elementari si comportava egualmente). Alle medie, le cose cambiano, m'iniziano a piacere le ragazze, ai miei tempi molto precoci, a 13 anni già facevano sesso... Ma contemporaneamente mi piacevano anche i compagni... Me ne guardavo bene dal dirlo, perche iniziavo ad intuire una sorta di diversità rispetto alle Elementari, vi erano meno occasioni di "Scoprirsi" ed un po la cosa mi mancva. Sarà che ho da sempre sviluppato una sorta di sesto senso, per individuare persone con i miei stessi gusti o simili, che anche alle medie ho trovato oltre che alla ragazza, anche due ragzzi, con i quali mi divertivo  :D . Gli anni passano, ed in qualche modo continuo a divertirmi a modo mio, nel senso che per me il "Divertirmi" è più celebrale, non riesco ad andare con il primo che capita, solo perchè è bello, mi deve coinvolgere emotivamente, lo devo conoscere, stimare ed apprezzare. Quando l'alchimia di questi elementi genera l'eros, allora sono pronto a concedermi, ma è capitato che l'altro non era abbastanza disponibile  :ok: , forse cercava la botta e via, ed invece ha trovato un'amico, e logicamente con un'amica non si SCOPA (passatemi il termine vi prego) .

Con questi alti e bassi, sono arrivato ai 34 anni suonati, e forse per il fatto che sono tutto l'opposto dello stereotipo GAYO, e sembro un'etero convinto, è da un paio d'anni che riesco a coinvolgere solo ragazzi 18enni o 20enni , alcuni dei quali molto interessanti, altri abbastanza superficiali, che guardano solo al sesso... Fatto stà e da qui la mia domanda, è che non riesco a capire se ci possa essere un rapporto, basato sui principi che ho poco sopra elencato, no so se riuscirei ad avere un coinvolgimento emotivo con una persona che ha 15 anni meno di me, probabilmente ne sono spaventato... Ho come paura di essere la novità, la scommessa, ed ancora la paura di non far vivere loro le esperienze con ersone coetanee. A questo ultim dubbio, i più rispondono che da un punto di vista fisico dimostro forse 25 anni, ma con i modi di fare intriganti e suadenti dati dall'età (ma quale età ? non sono mica vecchio  :D ) . I miei coetanei invece, sembrerebbero spostarsi o sui giovanissimi, senza remora alcuna, una botta e via tanto per capirci, o dagli anziani over 60  :love: .... Gli unici rapporti coetanei o giù di li che trovo, sono quelli instabili con le ragazze. Instabili perche in coerenza so di non potela rispettare, la mia pulsione verso i maschietti è forte, ed una cosa che odio in un qualsiasi rapporto (omo o etero) è la falsità e la menzogna. Non sopporterei l'ide di tradirla. Ma se quando sto con un ragazzo, so di riuscire senza problemi a non andare con altri, ne tantomeno con le ragazze, se sto con una ragazza non è vero il contrario. Sono strano lo so  :D e ne sono felice, per me le classiche etichette o generi, non vanno bene  :ok: e ripeto ne sono entusiasta.

 

E' solo per questo che mi sono spinto in questa discussione, per confrontarmi con altre persone, ce magari vivono esperienze analoghe alla mia, e per sapre cosa queste persone ne pensano :) .

 

Grazie di nuovo a tutti.

 

Marco.

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Non ho detto questo  :ok: .

 

Certo che si, ma per predisposizione, prima d'imbarcarmi in una relazione ci penso 10 volte, ne devo essere convinto. Se per relazioni intendi anche  le "bottarelle" no mai avute... Non mi piace usare ne essere usato  :love: , poi il mondo è bello perche vario  :asd: .

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Siete tendenzialmente attratti da coetanei, più grandi (di quanto) o più piccoli (di quanto) ?

R: sempre attratto dai più piccoli, fino a 10 anni in meno di me, anche se non so perchè a 20 mi innamorai di un amico di mia madre, all'epoca 46enne.

Credete che l'amore, o l'attrazione sia legata all'età ?

R: si, ma forse credo sia legata a persone un po' diverse da noi stessi, che siano in grado di incuriosirci o farci provare qualcosa di nuovo.

Avete avuto esperienza con ragazzi/ragazze più grandi o più piccoli/e ?

R: solo più piccoli, da 1 a 9 anni

Scusate la mia non è curiosità fine a se stessa, ma dettata più che altro da una tendenza che sto cercando di capire, ossia alle volte m'interrogo sul come un 18enne possa innamorarsi o fare sesso con un 50enne, secondo voi è normale ? Voi lo fareste ?

R: non starei a definire cos'è normale e cosa non lo è, poi quoto blulake

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Scusa, non ho capito bene.

Quante relazione di almeno tre mesi hai avuto?

(Tipo "ti voglio bene; ok, stiamo assieme")

 

Perchè leggendoti così, mi pare che tu abbia avuto soltanto

alcuni "scopamichetti"; ci ha descritto con molti particolari

la tua vista sessuale da ragazzino, ma non sappiamo nulla

di nessuna relazione matura, stabile, condivisa, eccetera...

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Hai ragione, ma le cose con il crescere, come è ovvio che sia si sono complicate  :ok: . E per raccontarle tutte monopolizzerei la discussione . Dopo i 18 anni, ho capito cosa voglia dire la parola "Amore", ho imparato a conoscere gli altri, con gusti simili ai miei, e ne sono rimasto turbato... Detesto che dice di amarmi, e contemporaneamente lo dice ad altre 10 persone... Vuol dire che non mi ama e mi vuole solo scopare (così è più chiaro  :ok: ) . Ho paura, come credo tutti del resto di soffrire, ho sofferto in passato, e spero che queste esperienze mi servano da guida. Quante storie importanti ho avuto ? Forse nessuna, la sto ancora aspettando, e sono convinto che prima o poi arriverà. QUante storie interessanti ho avuto, magari anche con l'ilusione che divenisse quella, l'unica che voglio Importante ? 4 durate tutte circa 3 o o 4 anni. Quante bottarello ho dato e mi sono fatto dare tra i 14 ed 19 anni molte, ma tutte basate sul sesso e sul piacere punto :love: . Spero di essere stato esaustivo :asd: .

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Fatto stà e da qui la mia domanda, è che non riesco a capire se ci possa essere un rapporto, basato sui principi che ho poco sopra elencato, no so se riuscirei ad avere un coinvolgimento emotivo con una persona che ha 15 anni meno di me, probabilmente ne sono spaventato... Ho come paura di essere la novità, la scommessa, ed ancora la paura di non far vivere loro le esperienze con ersone coetanee. A questo ultim dubbio, i più rispondono che da un punto di vista fisico dimostro forse 25 anni, ma con i modi di fare intriganti e suadenti dati dall'età (ma quale età ? non sono mica vecchio  :ok: ) . I miei coetanei invece, sembrerebbero spostarsi o sui giovanissimi, senza remora alcuna, una botta e via tanto per capirci, o dagli anziani over 60  :love: ....

Detto proprio terra terra, in questo caso si va a botte di culo (o colpi di fortuna, dipende); ci sono ragazzi che pure a 19 anni sono abbastanza "maturi" da riuscire a vivere una relazione e/o una convivenza con gente più grande senza nessun problema, creando così una sorta di "scambio" per cui la differenza di età e di esperienza anziché un peso diventa un valore aggiunto; così come ci sono ragazzi che a 32 anni sono talmente immaturi da non riuscire a vivere bene nemmeno una trombata. Per le esperienze con coetanei, che tu citi, anche in questo caso è un terno al lotto, a un 19enne attirato sessualmente solo da uomini più grandi non mancheranno le esperienze con coetanei, proprio perché non sono esperienze che vorrebbero fare a prescindere  :asd:

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Dopo i 18 anni, ho capito cosa voglia dire la parola "Amore"

Se vogliamo, Belfagor, questo è un evergreen, un argomento sul quale, in ogni tempo, ci si è interrogati  volentieri. Certo, a voler verbalizzare questa comprensione che senti maturare in te a 18 anni da un punto di vista sentimentale o emotivo, molto è stato già detto e sembrerebbe difficile tirar fuori qualcosa di nuovo. Diciamo allora, piuttosto, ora che di anni ne hai 34, avverti che qualcosa sia cambiato in te, a questo proposito, rispetto a sedici anni fa? :love:

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Grazie sempre meglio  :love: .

 

Forse hai ragione, è cambiato il modo di percepire le situazioni, i momenti e perche no, l'amore :asd: . E la cosa m'incuriosice, vorrei quindi confrontarmi con altri in tal senso. Hai ragione quando dici è un "EVERGREEN", ma credo che questo si percepisca in fasi differenti della vita, ed è forse su questo che conviene discutere.

Grazie AgisMole, per il tuo intervento, e per l'ottimo spunto proosto.

 

Grazie.

 

Marco.

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Dopo i 18 anni, ho capito cosa voglia dire la parola "Amore", ho imparato a conoscere gli altri, con gusti simili ai miei, e ne sono rimasto turbato...

 

A me è leggere certe cose che rimango turbato.... Cioè a me turba l'esatto opposto, ed è sempre stato così....

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Ossia ? Ma hai almeno finito di leggere la frase... A te piace essere preso in giro ? Ti piace essere la sveltina di turno ? O ancor peggio, trovare una persona che dica di amarti che contemporaneamente lo dice anche ad altre 10 persone ? Se così fosse ti rispetto, ma non lo condivido. Credo comuque tu non abbia afferrato il senso del discorso  :love: .

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Forse hai ragione, è cambiato il modo di percepire le situazioni, i momenti e perche no, l'amore :love: . E la cosa m'incuriosice, vorrei quindi confrontarmi con altri in tal senso. Hai ragione quando dici è un "EVERGREEN", ma credo che questo si percepisca in fasi differenti della vita, ed è forse su questo che conviene discutere.

 

 

D'accordo Marco. In un certo senso, però, questo amore che dovrebbe cambiare con l'età e, per l'età, creare nuovi condizionamenti

od opportunità, l'abbiamo dato così com'è sperando, forse,  bastasse pronunciarne il nome perché ce ne fossero razionalmente e collettivamente chiare le caratteristiche. Nel pensiero greco, a monte delle favole del Simposio, di Poros e Penìa o quant'altro, la Pandemia dell'amore di chi dice ti amo a dieci persone diverse e l'Urania di un amore ipoteticamente più elevato e, magari, esclusivo, trovano comunque in Venere uno stesso comun denominatore. Non che mi interessi questa Venere in sé stessa  per ristabilirne un culto ma, eventualmente, per decidere quali siano le operazioni mentali comuni che corrispondono a questa proiezione. :asd:

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E' sempre un piacere leggerti :love: . Che l'amore non sia uniformabile, è scontato, anzi trovo assurdo il solo pensiero di uniformare un sentimento, che in quanto tale è vissuto in modo differente tra un'individuo e l'altro. Quello che mi fa riflettere, invece è la certezza "Assoluta" ed incondizionata dell'amore, io in tutta sincerità ci credo, ma noto con sconforto, che in molti, la pensano al contrario. E' forse questo che imprescindibilmente genera in me un riggtto, un diniego ? Che mi fa alzare una sorta di scudo, scudo "frangiflutto" tra me ed un modo d'interpretare l'amore diametralmente opposto al mio ? Forse sì... Ma in questo stà la mia chiave di lettura attuale, e spero con il tempo divenga la mia chiave di volta, ma per far si che tale metamorfosi avvenga, forse dovrei aprirmi un po di più ad un qualcosa che fino ad ora non ho mai considerato. La tua digressione sul pensiero greco, mi ha riportato indietro di anni e mi ha dato modo di riflettere, e di questo ti son grato. Il forum è un punto d'incontro, di scambio, ed è per questo uno strumento utilissimo. Torno a ringraziarti AgisMole, mio anonimo amico :asd: .

 

Ciao e grazie.

 

Marco.

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E' sempre un piacere leggerti :love: . Che l'amore non sia uniformabile, è scontato, anzi trovo assurdo il solo pensiero di uniformare un sentimento, che in quanto tale è vissuto in modo differente tra un'individuo e l'altro. Quello che mi fa riflettere, invece è la certezza "Assoluta" ed incondizionata dell'amore, io in tutta sincerità ci credo, ma noto con sconforto, che in molti, la pensano al contrario. E' forse questo che imprescindibilmente genera in me un riggtto, un diniego ? Che mi fa alzare una sorta di scudo, scudo "frangiflutto" tra me ed un modo d'interpretare l'amore diametralmente opposto al mio ? Forse sì... Ma in questo stà la mia chiave di lettura attuale, e spero con il tempo divenga la mia chiave di volta, ma per far si che tale metamorfosi avvenga, forse dovrei aprirmi un po di più ad un qualcosa che fino ad ora non ho mai considerato. La tua digressione sul pensiero greco, mi ha riportato indietro di anni e mi ha dato modo di riflettere, e di questo ti son grato. Il forum è un punto d'incontro, di scambio, ed è per questo uno strumento utilissimo. Torno a ringraziarti AgisMole, mio anonimo amico :asd: .

 

Ciao e grazie.

 

Marco.

 

 

Il piacere è reciproco e sono io a ringraziare te :ok:. Ma, torno a ripeterti, se questa Venere che noi rendiamo in qualche modo comune denominatore amoroso tra ciò che è porneia, sesso per sé stesso, e ciò che può essere anche altro perché si può amare i propri amanti anche  non sessualmente, si possono amare i genitori, le sorelle o i fratelli, le amiche e gli amici, i vecchi e i giovani, si possono  amare, al limite, degli oggetti o dei luoghi,  fosse diversa per ciascuno e non si potesse ridurre ad un prius condiviso, nel nostro colloquio  questo Amor, significante ma privo di  significato, non ci darebbe mai la certezza di parlare della stessa cosa e noi rimarremmo a vagare, come diceva Galileo, per un oscuro laberinto.

Per tagliar la testa al toro io credo, invece, sia possibile parlare della stessa confrontandosi su che cosa si fa quando si ama.

Tu che fai quando ami? :ok:

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Io personalmente... Mi concedo pienamente ed incondizionatamente all'altro/altra in toto. Questo poichè, quando m'innamoro, automaticamente mi spoglio dello scudo, unica mia protezione, purtroppo haimè senza valutarne le eventuali conseguenze. Ma questo penso sia intrinseco al MIO  :asd:  modo d'amare. Ed è probabile che cerco nell'altro/a altrettanto. Sono conscio però del fatto, che questo potrei non trovarlo, ma sono disposto comunque a rischiare. Il rischio alla fine qual'è ? Per me la sofferenza, la sofferenza di dover interrompere un rapporto che tanto mi ha coinvolto, e he sicuramente tanto mi ha dato. Rapporto del quale,pur con il dolore cocente ed infinito mai rinnegherei . Amore per me è un qualcosa di cerebrale che va oltre al sesso (serve anche quello), ma è il trovarsi con l'altro, o meglio il completarsi tramite e per mezzo dell'altro. Mamma mia che discorso  :love: , ma per me è un qualcosa di simile a quanto scritto. Poi non è detto che deve essere per forza così, credo che quando troverò questo, avrò finalmente trovato un potenziale "Amore per la vita" , che comunque potre cercare o rincorrere invano. Questo è per me l'amore, quello vero. Poi c'è anche altro, ed è quello che ognuno di noi ha bisogno per andare avanti alla ricerca del "Proprio" amore.

 

Grazie ancora.

 

Marco.

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Scusate se scivolo un secondo in OT ma io non capisco davvero il discorso dell' "essere usati" o dell'essere "la sveltina di turno". Le cose di norma si fanno in due, per di più nessuno rimane gravido, a nessuno si lacera l'imene; questa posizione di inferiorità psicologica verso un altro ragazzo (il rischiare di essere usati dando per scontato che quindi sia la controparte quella che nell'immaginario comune definiremmo "maschile", quella che tiene le redini e si permette di usare) diventa poi deleteria con il tempo nella struttura dei rapporti affettivi in quanto si rischia di porsi automaticamente nei panni del soggetto relzionalmente dipendente (un pò come quelli che dicono "ho bisogno di affetto" e mai " ho bisogno di dare affetto" o magari dicono "abbracciami" e loro per primi non abbracciano).

Scrivo queste cose dal momento che, a meno che non si sia inesperti ed alle prime armi, è difficilissimo esser tratti in inganno da qualcuno che finge di voler una relazione e lo fa solo per far sesso; un rapporto è fatto di uscite, di condivisioni, di momenti, di vissuti costruiti, di cazzate a cui ripensare e se queste cose misteriosamente mancano c'è di che riflettere un attimo. Probabilmente già la controparte che si è "illusa" lo sa ma non lo vuole ammettere, e anche qui ritorna la posizione di comodo per poter giovare della presenza del momentaneo partner. Non è questo anche un usare, un parassitare?

Fondamentalmente in piccole parti anche due persone che si amano alla follia si usano; è assodato che non solo il sesso, ma anche molte tenerezze spesso sono date per soddisfare noi stessi. Se ci tagliassero con un tronchesino le nostre connessioni neurali che ci provocano piacere, saremmo così propensi a ricevere un grattino o a fare "all'ammore"?

 

 

Per tornare in tema rispondo anche io al quesito: per me l'età conta, nel senso che non ho un range ampio. Mi troverei bene con coetanei o con qualcuno piu' giovane di me ma non eccessivamente; il mio ragazzo è dell'84 e trovo già sia il limite massimo per poter condividere dei vissuti e costruirne altri senza dover sentirmi dire "questo cos'è? di che stai parlando? Non l'ho mai sentito/letto/visto" ogni qualvolta si possa affrontare un qualsiasi discorso. Quelli più grandi di me non mi piacciono semplicemente per un fatto estetico: ho la "fortuna" di avere da anni lo stesso aspetto ed avere accanto a qualcuno che sembra più grande di me, oltre a non attrarmi, mi mette leggermente a disagio.

Non me ne voglia nessuno per il discorso sulla condivisione dei vissuti, però se uno ha intenzioni cosidette "serie" è brutto ritrovarsi, spento il fisiologico entusiasmo iniziale della scoperta reciproca, a guardarsi in faccia perchè non si sa di cui parlare. Non è colpa di nessuno se la maggior parte della nuova generazione (cose testate qui a Torino da un mio amico che -sic- esce con 20enni)  non abbia mai sentito Mammagamma e non conosca gli Alan Parson, o non abbia mai visto Explorers o non sappia apprezzare un brasato; c'è chi è giovane ed interessato a scoprire queste cose, ma chi ci dice che non lo faccia unicamente per amore quando magari per conto suo non gliene fregherebbe nulla? Potrebbe andare bene se questo atto fosse reciproco, un do ut des di dati condiisi per amore, ma spesso ci si riduce a un do ut... do.

DISCLAIMER IMPORTANTE: quando parlo di 18-20enni tendo a riferirmi al campione medio che ho osservato (una vita tutta: discoteca-ipod ,discoteca-ipod, pizzeria con tanto di mezza pizza avanzata nel piatto come i bimbi-discoteca), spero che nessuno si senta offeso (a meno che non rientri nei parametri che ho presentato, lì è concesso  :love: ); il fatto di essere iscritti ad un forum come questo è gia' una "selezione naturale" che denota che ovviamente non fate parte di quel campione ma siete le cosiddette code della curva gaussiana  :asd:

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Bingo, hai centrato il problema. Io sono molto propositivo, non inesperto certamente, ma nemmeno un GURU delle relazioni. Io non riuscirei mai a fare  CRUISING, per capirci, non riuscirei mai ad andare in una DARKROOM e si che c'ho provato  :love: , o in SAUNA, peggio mi sento. In genere io cerco un rapporto paritetico, e non fatto di proporzioni, nel senso se io do 10 a te du devi dare 10 a me, io do a te 10, tu dai a me 5, ma il tyuo 5 per me vale 10, questo è il rapporto che mi piace, ed è in questo rapporto che confido. Poi è logico vivo anche io, quindi l'aspetto sessuale è comunque importante. Ma ciò non toglie che per arrivare al sesso, prima ci deve essere qualcosa di "Cerebrale", ma basta poco, purche ci sia. Non riesco a guardare solo la bellezza è stato sempre più forte di me. Spesso mi sono avvicinato a ragazzi "Poco belli" a detta degli altri, che mi dicevano puoi trovare di molto meglio... Ma per me erano bellissimi, con loro riucivo a prlare oltre che scopare... Non so quanti anni tu abbi, ma io tutte le cose da te citate non le conosco (ed ho 34 anni) riferito a "mammagamma" e "Alan Person", e probabilmente non arei apprezzare un brasato, sono vegetariano  :ok: . E sono il classico tipo da maezza pizza nel piatto. Al contrario non amo le discoteche ed i locali "casinisti" in genere . IO mi sentirei usato, e di conseguenza mi sentirei di usare una persona, con la quale non condivido nulla che non sia il solo sesso fine a se stesso. Se invece questo deriva da un minimo di consocenza, allora ne sono appagato. Sarò strano ? Forse, ma l'ho scritto anche in pesentazione, riuscire ad "etichettarmi/classificarmi" è dificile  :ok: ed a me piace così  :asd: .

 

Nuovamente Grazie.

 

Marco.

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Molto bello quello che scrivi, GhostHunter.

Il "sentirsi usato" è un problema di "percezione al femminile"

che farà sentire le sue conseguenze sul lungo periodo.

(Mai sentito di un ragazzo etero che descriva il "solo sesso"

con un "mi sono sentito usato": al massimo si riferisce

al suo ruolo come autista o come quello che paga la cena...)

 

Siamo sempre di fronte a una vera antologia di martiri;

mai una parola di autocritica di fronte alla solitudine.

E come unica chiave di lettura dei problemi

abbiamo la demonizzazione del sesso,

la questione forse più innocua nei rapporti umani.

E l'idea che gli altri siano intrinsecamente "cattivi",

incapaci di godere della nostra compagnia,

dei sacrifici che facciamo per loro,

dell'amore che - in pratica - solo noi diamo.

 

Non è la timidezza il problema, nè la cattiveria del mondo;

è solo questo enorme ego spropositato

che ci fa credere "prezioso" il nostro corpo

"unica" la nostra identità ed "elevati" i nostri sentimenti.

 

Bisogna dare un colpo mortale al nostro Narciso;

se vogliamo essere forti, apriamoci alle nostre miserie.

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Ripeto il mondo è bello perche vario  :love: . Io non mi reputo un NARCISO, e do al sesso il giusto peso. Ma questo per me viene sempre e comunque dopo i sentimenti. TU DARAI AL SESSO UN'ALTRO VALORE, e lo metterai prima dei sentimenti, perfetto, ripeto il mondo è bello perche vario. Ciò non togle che se incontro qualcuno interessante e che sappia coinvolgermi, me lo SCOPO seduta stante, ma è capitato rare volte, e comunque mai fine a se stesso, sempre dopo una seppur minima conoscenza. E non c'entra assolutamente ne l'EGO ne il NARCISISMO. Una cosa che mi indispettisce molto, e la trovo comune a molti, e che ci si arroghi di diritto, d'interpretare l'altrui pensiero o l'altrui modo di essere. Io credo che ognuno sia lbero di pensarla come vuole, e non corrispondere affatto a quello che tu dici, perche magari è diverso da tutto e tutti. Nella vita la certezza assoluta è una sola, tutto il resto è incerto.

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