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la famosa "lettera"


DiDi_BiTcH

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DiDi_BiTcH

ciao a tutti  :awk: e da un pò ke parlando con alcuni ragazzi,arrivando appunto alla domanda "hai fatto coming out con i tuoi" alcuni mi rispondono con frasi del tipo "ho lasciato una lettera",cosa ne pensate voi al riguardo?????pensate che sia meglio mettere tutto su un foglio di carta,o lo scontro diretto è molto meglio?

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living_my_dream

Sai penso che per tanti sia più facile il non dover avere uno scontro diretto e a 4 occhi, quasi una "scorciatoia" la definirei.

Non ho nulla in contrario sia chiaro anche perché anche io avevo intenzione di fare CO con una mia amica attraverso una lettera, perché non so è più facile cioè almeno per me le parole scritte sono infinitamente più facili di quelle a voce e ammetto che avevo iniziato a scriverla, poi però...rileggendo le prime frasi l'ho presa, appallottolata e buttata via. Sentivo che era qualcosa che dovevo fare a voce.

Ad esempio con i miei non ho mai pensato di scrivere una lettera. Credo personalmente che uno confronto più che uno scontro diretto sia la cosa migliore.

 

Come detto prima però non aborro chi decide di lasciare il compito a macchie di inchiostro su un foglio bianco...non è facile per tutti guardare una persona negli occhi e fare CO!

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La lettera ha un enorme vantaggio: non obbliga il destinatario a dover rispondere su due piedi, ma dà l'occasione di riflettere e di non prendere posizioni dettate dalla rabbia del momento.

 

Utile soprattutto dal momento che in pochi sono in grado di tornare sui propri passi e ritrattare le proprie parole.

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meglio affrontare l'argomento faccia a faccia.

Non so quando avrò il coraggio di farlo con mio padre, un paio d'anni fa la lettera gliel'avevo scritta, ma son stato fermato da una mia amica che riteneva non opportuno il momento e mi ha consigliato d'aspettare ancora un po'...

e di tempo ne è passato!

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D. Palooka

Dipende molto dal tipo di persona con cui hai a che fare: se tuo padre è un tipo iracondo magari la lettera potrebbe avere degli effetti positivi, però io in generale la sconsiglio sempre. La persona con cui fai coming out deve avere la possibilità di guardarti negli occhi, di farti domande e magari anche di arrabbiarsi, perchè è meglio gestire una rabbia iniziale piuttosto che lunghi silenzi che si protraggono per anni. La chiacchierata faccia a faccia mi sembra il metodo più onesto.

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Anche io sono per il confronto a voce!!

A mio padre non ho avuto il tempo per dirglielo ( se ne è "andato" troppo presto) e a mia madre è bastato dire che stavo benissimo così, che sono felice e che finalmente non ho più nessum problema. Ora ho uno splendido rapporto meglio che di prima, anche con mio fratello e mia sorella.

Sinceramente mi sembra di avere anche più rispetto.

Lo consiglieri a tutti: una bella chiacchierata ti solleva l'anima.

E poi non ho mai capito come potrei guardare di nuovo in faccia la persona che ha letto la lettera....

Qualunque sia la scelta è sicuramente molto difficile  :roll:  però dopo.... :P

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@ D. Palooka:

sì, mio padre è un tipo facilmente infiammabile, anche se alza la voce, sbraita, ma poi è anche molto "protettivo"...

Temo che quando lo saprà, la prenderà molto male, come l'ennesima delusione che gli diamo noi figli.

Perciò pensavo alla lettera, un po' anche perchè non saprei come gestire l'eventuale conversazione, da dove cominciare...

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D. Palooka

La cosa migliore è essere semplici e diretti: "Papà, devo dirti una cosa. Siediti. Sono gay". Se proprio non ce la fai a dirglielo a voce, magari scrivigli la lettera ma cerca di essere presente quando lui la legge, in modo da poter rispondere alle sue domande (ed eventualmente ai suoi insulti).

Tu credi che tuo padre possa già sospettare qualcosa oppure il tuo coming out sarebbe un fulmine a ciel sereno?

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la lettera è sotterfugio che non ti permette di esprimere propriamente le tue opinioni e soprattutto non è possibile osservare le prime reazioni dei genitori, che ritengo fondamentali

il confronto a voce apre a una discussione più semplice e meno imbrazzata come può essere quella dopo che i genitori hanno letto la lettere

in ultimo generalmente si è più bravi nell'interazione orale che scritta e questo può portare anche a errori di comprensione

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La cosa migliore è essere semplici e diretti: "Papà, devo dirti una cosa. Siediti. Sono gay". Se proprio non ce la fai a dirglielo a voce, magari scrivigli la lettera ma cerca di essere presente quando lui la legge, in modo da poter rispondere alle sue domande (ed eventualmente ai suoi insulti).

Tu credi che tuo padre possa già sospettare qualcosa oppure il tuo coming out sarebbe un fulmine a ciel sereno?

 

Non so se sospetti o no, temo di no. Perchè anche se intimamente qualche dubbio può averlo, sicuramente ci passa sopra.

La cosa che più mi preoccupa è che, benchè mio padre farebbe qualsiasi cosa per noi figli, sia protettivo eccetera, non è molto soddisfatto di noi. In particolare non gli piaccio, perchè avrebbe preferito un figlio che la domenica andasse a giocare a calcetto all'oratorio e durante la settimana andasse a spaccare la legna. Mi mantiene agli studi, ricordandomi però che non ho fatto una grande scelta e chissà se troverò un (buon) lavoro...

Se gli dico che son gay è un altro pezzo di quell'immagine di me (che già "si fa piacere" a fatica) a sgretolarsi.

E' un "brav'uomo", ma molto rigido riguardo il sesso...e poi è molto fragile.

Temo che sapere di me lo farebbe soffrire tantissimo.

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Io ho scritto "la famosa lettera" ma quando mia mamma e mia sorella l'hanno letta io ero presente ad un metro da loro quindi è un po' come averglielo detto. Comunque ho preferito la lettera perchè sono una ragazza abbastanza chiusa e riservata e tendo a bloccarmi e temevo di farlo così mi sono detta dato che mi piace molto scrivere metto su foglio ciò che avrei veramente voluto dirgli e così ho fatto ma come ho già scritto prima l'hanno letta davanti a me, non gli ho lasciato la lettera sul tavolo e me ne sono andata ma gliel'ho consegnata di persona.

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Loup-garou

Io ho scritto "la famosa lettera" ma quando mia mamma e mia sorella l'hanno letta io ero presente ad un metro da loro quindi è un po' come averglielo detto.

 

Stessa identica situazione mia. Non solo: la mia lettera l'ho anche scritta lì al momento, a un metro da mia madre, in quanto consisteva di due parole.

 

SONO OMOSESSUALE

 

Perché mi son preso la briga di scriverlo invece di dirlo? Semplice, perché mi era sparita la voce. ^_^

Era il mio primo coming out, e l'agitazione era tanta.

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Stessa identica situazione mia. Non solo: la mia lettera l'ho anche scritta lì al momento, a un metro da mia madre, in quanto consisteva di due parole.

 

SONO OMOSESSUALE

 

Perché mi son preso la briga di scriverlo invece di dirlo? Semplice, perché mi era sparita la voce. ^_^

Era il mio primo coming out, e l'agitazione era tanta.

 

Posso chiederti come ha reagito?

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Era il mio primo coming out, e l'agitazione era tanta.

Stessa cosa, anche per me era il primo coming out e ho preferito così.

 

Comunque c'è stata subito una risposta da parte di mia mamma.. La prima cosa che mi ha detto è come faccio ad essere così sicura di essere omosessuale, la seconda è hai bisogno di andare da una psicologa. Io ero molto agitata e singhiozzando le ho risposto sono nata lesbica, l'ho sempre saputo ma l'ho accettato solo adesso poi le ho detto che non ho bisogno di andare a parlare con nessuno. Sono passati sei mesi e lei l'argomento non l'ha più voluto affrontare, fa finta di niente insomma ma per me comunque è stata una soddisfazione anche se per lettera rivelarmi per ciò che sono quindi didi bitch se proprio hai paura di bloccarti parlando allora scrivila la lettera ma sii sempre presente chiunque la legge.

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Loup-garou

Posso chiederti come ha reagito?

 

Prima incredulità. Poi mi ha chiesto se sapevo che a certe età è normale provare attrazione per quelli del tuo stesso sesso, che non era una cosa definitiva. Mi ha specificato che lei mi avrebbe voluto bene comunque, gay o non gay, o qualsiasi altra situazione. Però sosteneva che la mia omosessualità era dovuta al cattivo rapporto con mio padre e voleva che andassi da uno psicologo per chiarirmi le idee. Io non ho voluto, dicendo che non ne avevo bisogno, anche se lei quasi quasi mi aveva già fissato l'appuntamento. Ed è finita lì.

Poi fortunatamente è andata sempre migliorando. È partita con lei che mi chiedeva di leggere le opinioni parapsicologiche di siti cattolici sull'omosessualità, ed è finita con lei che insisteva che facessi coming out anche con mia sorella e mi chiedeva se sapessi che bisogna usare i preservativi. ^_^

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Prima incredulità. Poi mi ha chiesto se sapevo che a certe età è normale provare attrazione per quelli del tuo stesso sesso, che non era una cosa definitiva. Mi ha specificato che lei mi avrebbe voluto bene comunque, gay o non gay, o qualsiasi altra situazione. Però sosteneva che la mia omosessualità era dovuta al cattivo rapporto con mio padre e voleva che andassi da uno psicologo per chiarirmi le idee. Io non ho voluto, dicendo che non ne avevo bisogno, anche se lei quasi quasi mi aveva già fissato l'appuntamento. Ed è finita lì.

Poi fortunatamente è andata sempre migliorando. È partita con lei che mi chiedeva di leggere le opinioni parapsicologiche di siti cattolici sull'omosessualità, ed è finita con lei che insisteva che facessi coming out anche con mia sorella e mi chiedeva se sapessi che bisogna usare i preservativi. ^_^

 

Ok, grazie per la risposta!  :aha:  ^_^

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La lettera la trovo un po' impersonale...

Io per fare CO con i miei mi son bevuto 2redbull di seguito  ^_^, ero iperagitato e son riuscito a dirlo quasi senza rendermene conto. Quasi  ^_^:aha:

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DiDi_BiTcH

La lettera la trovo un po' impersonale...

Io per fare CO con i miei mi son bevuto 2redbull di seguito  ^_^, ero iperagitato e son riuscito a dirlo quasi senza rendermene conto. Quasi  :aha: :P

bel metodo  ^_^:aha:^_^

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  • 2 weeks later...
Guest JanitorOfLunacy

uhm, secondo me è molto meglio un confronto diretto, faccia a faccia, almeno si ha la possibilità di spiegare in modo immediato eventuali dubbi e perplessità che possono sorgere all'interlocutore. Per quanto riguarda la lettera, beh, la vedo come un mezzo sterile, poco efficace. Per fare CO tramite posta prioritaria xD per poi non discuterne con i diretti interessati, secondo me, è meglio continuare a tenersi tutto per se il proprio piccolo segreto. :love:

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