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Altra esecuzione capitale in Iran: Delara Darabi


Isher

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Senza che gli avvocati di Delara fossero avvertiti dell'esecuzione capitale,

come pure impone la legge, per evitare che proteste internazionali salvassero Delara

dall'uccisione:

 

 

http://www.facebook.com/ext/share.php?sid=72857923466&h=3AzcA&u=cSVa7&ref=nf

 

The execution of Delara Darabi brings the number of executions in Iran this year to 140.

She is the second woman known to have been executed. Iran has executed at least forty two

juvenile offenders since 1990, eight of them in 2008 and one on 21 January 2009, in total

disregard of international law, which unequivocally bans the execution of those convicted

of crimes committed when under the age of 18.

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Cos'altro devono fare perchè ci rendiamo conto che l'Iran è il terzo Reich del terzo millennio?

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Cos'altro devono fare perchè ci rendiamo conto che l'Iran è il terzo Reich del terzo millennio?

 

fosse solo lui a comportarsi così..

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Intanto quello che si può fare di concreto è scrivere una mail al sindaco di Roma perché una Via 

una Piazza o un Museo sino intitolati a Delara (che era una giovane Pittrice): l'iniziativa è già

in corso, è stata promossa dall'associazione rifugiati iraniani residenti in Italia, ma anche da

personalità italiane, e sarebbe bello che tutti facessimo almeno questo per Delara.

 

 

Se non avete voglia di concepire una lettera, ricopiate tranquillamente il testo della mia, e inviatelo

all'indirizzo email del Sindaco, che é:

 

ld.gabinetto@comune.roma.it

 

Se vi richiamate nel testo della lettera (come ho fattto io) all'Associazione dei rifugiati politici iraniani residenti

in Italia, mandate copia della mail anche a loro, indirizzando a

 

irandemocratico@yahoo.it

 

 

 

TESTO O SPECIMEN DELLA MAIL DA INVIARE AL SINDACO DI ROMA

 

 

 

 

Signor Sindaco,

 

mi associo, con profondo sentimento di indignazione e di dolore,

all'Appello rivoltoLe dall'Associazione rifugiati politici iraniani residenti in

Italia perché a Roma sia intitolata una Via o un Museo al nome di Delara Delabi,

Pittrice, impiccata senza neppure che ai suoi avvocati sia stata data notizia dell'esecuzione, come

pure la legge iraniana imporrebbe, all'alba del 1° maggio nella città di Rasht in Iran settentrionale.

 

L'intitolazione di una Via o di una Piazza o di un Museo alla giovane e sfortunata Pittrice iraniana

costituirebbe un segno di umanità e di civiltà da parte della città di Roma, e insieme un atto fortissimo

di protesta e di condanna contro l'esecuzione di Delara Delabi per la quale anche Lei, Sindaco,

aveva sottoscritto l'appello lanciato da Amnesty International.

 

 

 

 

 

Fate circolare tra i vostri contatti questo Appello, se avete dei blog pubblicatela.

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A parte che non credo serva a qualcosa adesso intitolarle una via, cioè, sarà contenta per questa cosa?

ma c'è un'altra cosa che non capisco.

Cioè, lei ha commesso un crimine a 17-18 anni, no e viene condannata a morte, così senza che nessuno lo sappia.

E' tanto diverso l'uso della pena di morte negli stati uniti o in altri paesi?

cioè, cosa c'è di umanitario nella pena di morte negli usa? che forse i parenti della vittima e del omicida possono assistere come possono farlo i giornalisti?

E allora perchè ci scandalizziamo quando vengono liberati, che ne so, la baraldini o altri e vogliamo che tornino in galera?

E allora perchè vogliamo che i "presunti" stupratori della Caffarella (che non erano loro) vengano giustiziati?

non è la stessa cosa?

Anche lei ha commesso un omicidio, e a lei intitoliamo vie, agli altri no.

solo perchè è una vittima dell'orrendo regime razzista iraniano invece qui la pena di morte è così umanitaria?

 

Cosa c'è di diverso con uno che viene tenuto in galera tutta la vita?

E' più umanitario uccidere qualcuno in pochi secondi o lasciarlo tutta la vita dentro una stanza bianca, con sbarre alle finestre, e non fargli mai vedere la luce del sole? torturarlo giorno per giorno?

Anche il carcere è una tortura, è una cosa schifosa, sono istituzioni totali, dove qualcuno si arroga il diritto di giudicare, di punire, di reprimere, di castigare, di far espiare.

Sono comunque donne e uomini, anche se hanno sbagliato nella loro vita.

 

Anche se lei era una giovane pittrice, e allora?

Ho conosciuto gente che è stata in carcere e che era o scrittore o musicista, qualcuno gli ha intitolato qualcosa?

Assolutamente no.

 

 

Cioè, un'omicidio è uguale a tutti gli altri, o accettiamo che vengano puniti o non lo accettiamo.

O intitoliamo una via, una piazza e qualsiasi altra cosa a tutti i detenuti e tutti i condannati a morte e giustiziati o non lo facciamo per nessuno.

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Se non riesci a capire da solo perché bisognerebbe intitolarle una Via o un Museo non te lo posso spiegare io.

 

Per il resto, sei alquanto disinformato:

 

1. Delara non ha ucciso la anziana parente. E' rea di essere penetrata nella sua casa per compiere

un furto, insieme al fidanzato, ma l'uccisore è stato il fidanzato 19enne, che l'ha persuasa ad addossarsi la colpa dell'omicidio

dicendole che, in quanto 17enne, non avrebbe potuto essere condannata. Sfortunatamente, le cose non andarono

affatto così. Delara ritrattò allora la sua confessione, ma ciò a nulla valse.

 

2. L'Iran è colpevole di avere giustiziata Delara ancorché minorenne. Esiste una Convenzione di diritto

internazionale (alla quale gli USA aderiscono) che vieta di giustiziare una persona per reato compiuto da

minorenne. Si chiama  International Covenant on Civil and Political Rights (ICCPR). Questa è la prima e

ovvia differenza tra USA e Iran.

 

3. Esiste qualcosa che si chiama diritto. Il diritto è stato violato, e questa è una cosa gravissima,

che richiede protesta, condanna e riflessione. Ed è stato violato perché, secondo la legge iraniana

stessa, i legali di Delara avrebbero dovuto essere avvertiti della decisione dell'esecuzione. Essi avrebbero rivolto

Appelli, da Amnesty ad altro, come molte altre volte è stato fatto, e in seguito alle pressioni internazionali

avrebbero ottenuto probabilmente un rinvio, come del resto avveniva dal 2007 circa, epoca dei primi processi.

Se la legge fosse stata rispettata, ora Delara sarebbe in vita. 

 

4. Non è certo l'atto dell'esecuzione capitale in sé (ancorché l'impiccaggione sia un mezzo particolarmente

barbaro) ma il contesto di regole giuridiche, di diritti, di garanzie, di legalità che cambia da Paese a Paese

del mondo: mi pare ovvio.

 

 

Gli iraniani di tutto il mondo rifugiati politici ad esempio in Canada, in Olanda, in Italia, firmano appelli per

chiedere solidarietà al mondo civile, per condannare il regime iraniano, per spiegare quello che succede:

il minimo che possiamo fare è di non lasciarli soli e sostenerli.

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1. Non importa, stava rubando, è comunque un crimine (ehy, io sto dicendo che è un crimine e che andava impiccata solo per provocazione, non sarò mai d'accordo con il carcere nè tantomeno con la pena di morte).

 

2. So cos'è l'International Covenant on Civil and Political Rights, secondo te un reato compiuto da un diciannovenne o da un diciottenne è tanto diverso da quello compiuto da un diciassettenne?

 

3. Diritto, diritto di sapere quando verrà uccisa. Lasciandola in galera ad aspettare un rinvio, che non si sa se ci sarebbe stato o quando ci sarebbe stato, aspettando ogni giorno e vivendolo come se fosse l'ultimo. Secondo te le carceri in Italia o da altre parti del mondo sono tanto più democratiche o civili perchè rispettano quattro cose scritte sopra a un pezzo di carta? Nelle carceri italiane si tortura, non dico il nome della persona per rispetto, però nelle carceri italiane, numerosi prigionieri hanno subito elettroshock, operazioni e presentano nelle radiografie della testa o in altre parti del corpo delle non ben precisate cose, non sono malattie, non sono cose naturali e nessun medico li vuole curare per asportare tali cose che si presentano come macchie di un cm quadrato nelle radiografie.

E non sono nè pazzo nè mi sto inventando cose assurde, è che queste persone non vengono minimamente prese in considerazione da nessuno, se non da persone che non vengono ascoltate a loro volta.

 

 

4. E' tanto diverso impiccare una persona o farla stendere, legarla e iniettarle quantità mortali di veleno? E' tanto diverso farli sedere su di una sedia, imbere una spugna di acqua, e far passare la corrente elettrica nel corpo? Cos'è più barbaro? Nessun modo di torturare è più barbaro o più civile di un'altro, sono tutti egualmente schifosi.

 

 

Io non sto difendendo il regime iraniano, e sono d'accordo che sia un regime schifoso, però le cose non sono nere e bianche, se si condannano i modi repressivi in Iran almeno fatelo anche qua.

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Come qualsiasi regime tirannico e crudele, come qualsiasi opera umana..anche in Iran ci sarà una fine.

E' solo questione di tempo.

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1. Non importa, stava rubando, è comunque un crimine (ehy, io sto dicendo che è un crimine e che andava impiccata solo per provocazione, non sarò mai d'accordo con il carcere nè tantomeno con la pena di morte).

 

 

Ti contraddici. Prima dici «non importa, stava rubando», che è un'enormità e una cosa indegna. Poi dici che «è una provocazone». Ma allora perché lo scrivi? E

soprattutto: chi intendi provocare? su cosa intendi provocare? Le tue sembrano parole in libertà.

 

 

2. So cos'è l'International Covenant on Civil and Political Rights, secondo te un reato compiuto da un diciannovenne o da un diciottenne è tanto diverso da quello compiuto da un diciassettenne?

 

 

Esiste una Convenzione internazionale che protegge i colpevoli di età giovanile. E' una conquista di civiltà, che ha moltissime ragioni

evidenti di esistere. Che cosa vuoi dire con la tua domandina "è tanto diverso...?" che ripeti ogni volta?

Che ci deve essere l'impunità per chi è maggiorenne?

 

 

3. Diritto, diritto di sapere quando verrà uccisa. Lasciandola in galera ad aspettare un rinvio, che non si sa se ci sarebbe stato o quando ci sarebbe stato, aspettando ogni giorno e vivendolo come se fosse l'ultimo.

 

 

1. Il diritto prescrive che la comunicazione della decisa esecuzione sia data agli avvocati. Il diritto è stato violato. A te non te ne frega niente del diritto,

a me e a tutte le persone civili sì. Proprio perché i giudici hanno violato la stessa legge iraniana questo prova che sapevano che sarebbe stato

difficile per l'Iran resistere a tutte le pressioni internazionali (delle quali ho rapidamente detto nel mio post precedente) e ci è voluto un colpo di

forza per sopprimerela sfortunata giovane pittrice, che altrimenti sarebbe ancora viva.

 

2. Oltre a questo, che è un principio generale: ...Chi sei tu per, con tanta arroganza, giudicare quello che era

meglio per lei?  Delara era ben contenta di vivere, anche in cella, dove ha dipinto una quantità impressionante di quadri, pieni di colori,

di amore per la vita...Le è stato concesso in quell'alba di telefonare ai genitori per dir loro quello che l'aspettava. Gridava

e chiedeva di essere salvata, era atterrita, piangeva. Il padre è ricoverato in Ospedale per il trauma e il dolore pazzesco subito.

 

 

Secondo te le carceri in Italia o da altre parti del mondo sono tanto più democratiche o civili perchè rispettano quattro cose scritte sopra a un pezzo di carta? Nelle carceri italiane si tortura

 

1. Si, sono infinitamente migliori.

2. Se per te il diritto e la legalità sono «quattro cose scritte sopra un pezzo di carta» non ci sono neppure i presupposti  per una discussione tra noi

3. Non puoi dimostrare quello che dici: allora perché ne parli?

 

4. E' tanto diverso impiccare una persona o farla stendere, legarla e iniettarle quantità mortali di veleno? E' tanto diverso farli sedere su di una sedia, imbere una spugna di acqua, e far passare la corrente elettrica nel corpo? Cos'è più barbaro? Nessun modo di torturare è più barbaro o più civile di un'altro, sono tutti egualmente schifosi.

 

 

Sono d'accordo sul fatto che tutti i modi di uccidere sono odiosi, e io vorrei che la pena di morte fosse eliminata.

La morte per iniezione di veleno letale non è cruenta e non fa soffrire. Non a caso è stata introdotta eliminando precedenti sistemi

cruenti. Tutti gli altri sistemi sono orrendi. Pesonalmente trovo l'impiccaggione un sistema che mi atterrirebbe, ma forse mi sbaglio.

Non so tu come ti troveresti a essere impiccato. Vai in Iran, scopa a destra e a manca con uomini, fatti beccare, e poi ce lo dirai.

 

                                                                   

                                                      *  *  *    *  *

 

«Fatelo anche qua»: io lo faccio, e l'ho fatto per tutta la mia vita, ma non a chiacchiere, o come stizzoso invito rivolto ad altri;

lo faccio io stesso, con la militanza quando ho potuto, con la parola sempre o almeno quando ne ho le forze; e ne ho sempre pagato

l'inevitabile prezzo. (ma poche cose mi hanno fatto sentire così in pace con me stesso). 

 

Però esercito la ragione e opero distinzioni (cosa, quest'ultima, che tu sistematicamente rifiuti di fare).

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  • 2 weeks later...

Il Presidente dell'«Associazione rifugiati politici iraniani residenti in Italia» ha dato un importante annuncio,

ovvero che le immense proteste internazionali - non molte provenienti dall'Italia, per la verità - per l'uccisione

di Delara Darabi hanno indotto il regime dei Mullah a ritirare le ingiuste accuse contro ROXANNA SABERI, giornalista iraniano-americana,

arrestata nel gennaio scorso con la pretestuosa accusa di «spionaggio» internazionale. Improvvisamente gli 8 anni di carcere comminati

dal Tribunale precedentemente sono diventati 2, con in più la condizionale, il che ha determinato l'immediato rilascio della giornalista.

 

Riporto questa notizia per dimostrare che firmare una petizione, trasmetterla ad amici, conoscenti e colleghi, non è qualcosa di irrilevante,

ma può sortire effetti importanti se fatto su larga scala. In questo caso l'effetto è stato notevole e immediato, anche se non ha potuto

riguardare Delara che del resto è stata giustiziata, come ho spiegato nel post d'apertura, "a tradimento", violando lo stesso diritto

iraniano

 

Analogamente, sempre in seguito alle proteste per l'impiccagione di Delara Derabi, le autorità iraniane hanno deciso di postporre

di un mese l'impiccagione di due minori, e ovviamente le varie organizzazioni umanotarie così come Amnesty e altre si stanno dando da

fare per rilanciare una campagna internazionale a favore del "perdono" che determinerebbe la non impiccagione.

 

«The execution of two minors was postponed for a month. What will happen in 30 sunrises? That is the question...» hanno

scritto i sottoscritori dalla causa che hanno dato l'annuncio anche su Facebook.

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  • 2 weeks later...
plainoldIsak

Cos'altro devono fare perchè ci rendiamo conto che l'Iran è il terzo Reich del terzo millennio?

 

sono completamente d'accordo! E dopo mi stupisco che l'Iran faccia persino parte dell'ONU! Ma se non è neanche uno stato democratico praticamente!!

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