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Biotestamento: Nutrizione e idratazione vietate nella dichiarazione di volontà


sebastian83

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sebastian83

Da Repubblica.it

 

Biotestamento, "Nutrizione e idratazione vietate nella dichiarazione di volontà"

 

ROMA - Resta nel testo sul testamento biologico, l'obbligo di idratazione e alimentazione forzata per i pazienti a fine vita. Chiamato a votare gli articoli del ddl sul testamento biologico, il Senato ha negato la possibilità che il paziente, "in condizione estrema di fine vita", possa esprimersi sull'idratazione e l'alimentazione artificiale. Come nel caso Eluana.

 

Finocchiaro, Pd: "La votazione. Nonostante il voto segreto, la maggioranza ha tenuto, e gli emendamenti soppressivi hanno raccolto 164 voti contrari, 105 favorevoli e 9 astensioni. La capogruppo del Pd Anna Finocchiaro ha detto che "è allarmante questa

chiusura della maggioranza a qualsiasi possibilità di approfondimento, di discussione e questa cancellazione di ogni spazio per l'autodeterminazione dei soggetti nell'ultima fase della vita. Era un emendamento ponte lanciato tra due mondi e tra due diversi modi di concepire la vita. Così non è stato".

 

Franceschini: "Libertà di coscienza". Il segretario del Pd Dario Franceschini ha poi aggiunto che la posizione del partito è nota - no al ddl - ma verrà rispettata la libertà di coscienza di quei senatori che voteranno in maniera diversa anche se, all'interno del gruppo, c'è una posizione "largamente prevalente, condivisa da senatori laici e cattolici".

 

Gasparri, Pdl: "Difendiamo la vita". Scontro opposizione-maggioranza. Il presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri ha ribadito la scelta di "difendere la vita": "Svolgiamo una funzione e una responsabilità laica, facciamo una legge laica, rispondendo a principi che la Costituzione sancisce negli articoli 32 e 2 (sulla difesa dei diritti inviolabili e sull'impossibilità di obbligare chiunque ad un determinato trattamento sanitario"). Ci sono diritti naturali che questa legge dovrà tutelare per difendere la vita".

 

"Non si possono rifutare le terapie". Cancellato anche un secondo emendamento riferito all'accanimento terapeutico. Nel comma si prevedeva la possibilità, nell'ambito della Dichiarazione anticipata di trattamento, di rifiutare terapie con potenziale carattere di accanimento terapeutico o ritenute dal medico di possibile giovamento.

 

Marino: "Tradito principio di libertà". ''Non stiamo parlando di casi come quello tragico di Eluana Englaro, stiamo parlando di tutti noi", ha detto il senatore Pd Ignazio Marino, sostenitore della legge sul biotestamento. "Stiamo parlando di un problema di libertà individuale che non può non essere garantito dalla Costituzione. Non sono parole, queste, di un pericoloso sovversivo, ma di Aldo Moro che ribadiva: non possono essere imposte obbligatoriamente ai cittadini pratiche sanitarie. Il Senato oggi nega e rovescia il principio affermato da Moro e dai nostri padri costituenti", ha concluso Marino. "Così si tradisce quello spirito e si introduce l'obbligo ad usare tutte le tecnologie disponibili, cancellando la nostra libertà di scelta rispetto alle terapie mediche''.

 

La discussione continua. Il Senato continuerà domani a discutere sui quasi mille emendamenti presentati dai radicali e dal Pd. Alle 17 sono previste le dichiarazioni di voto e, alle 18, il voto definitivo.

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Fosse solo il problema dell' alimentazione/idratazione forzata...

Leggendo il testo della legge sembra che di fatto non si possa scegliere un bel niente su come morire...

 

1.Nella Dichiarazione Anticipata di Trattamento il dichiarante esprime il proprio orientamento (non volontà) in merito ai trattamenti sanitari e di fine vita in previsione di una eventuale futura perdita della propria capacità di intendere e di volere

 

1. Le Dichiarazioni Anticipate di trattamento (DAT) non sono obbligatorie né vincolanti (e allora che le facciamo a fare?????)

 

Nella DAT il soggetto non può inserire indicazioni finalizzate all’eutanasia attiva o omissiva. (quindi non possiamo neanche decidere di lasciarci morire mi sembra di capire)

 

Ci vuole coraggio a chiamarlo testamento biologico...

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Ma si. Questa legge è solo una gran burla, da mostrare alla CEI. Ora bisogna organizzarsi per il referendum non c'è altro da fare :rotfl:

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sebastian83

sicuramente, se questa persona avesse avuto la volontà di essere curata...

 

Il problema in un certo senso è che c'è una discriminazione verso le persone incoscienti: se sei sveglio puoi sempre staccarti i tubi, firmare il foglio di dimissione e andartene a casa, anche se vai incontro a morte certa. Se sei incosciente non puoi farlo...

 

A parte questo, la legge che stanno approvando ha un senso: è la traduzione para para in articoli della dottrina bioetica cattolica, soprattutto per due punti:

- non introduce nessun margine dubitativo, vietando in senso assoluto alcune pratiche (come la sospensione dell'alimentazione artificiale). Questo è il principio del piano inclinato, secondo il quale se tu cedi anche solo un po' prima o poi arrivi all'eugenetica nazista  :rotfl:

- la volontà del paziente non ha nessun valore vincolante, ma è solo un parere che il medico può tranquillamente ignorare. Questo è il principio dell'indisponibilità della vita, dono di Dio; il paziente non può decidere della sua vita, può solo farlo in certi casi l'autorità costituita, in questo caso il medico. Questo è il motivo per cui la Chiesa non è stata storicamente contraria alla pena di morte. Anche oggi non è teoricamente contraria, ma ritiene solo che nel mondo moderno i casi in cui sia realmente giusto applicarla siano nulli.

 

La bioetica "laica" di solito si centra sul principio di benevolenza e di non malevolenza: cercare ogni volta caso per caso la cosa migliore da fare per evitare la sofferenza, ponendosi in maniera problematica e con molta onestà intellettuale...

 

Inutile dire che in un paese laico, anche se con un'ingombrante presenza cattolica, le leggi in campo etico dovrebbero essere dei giusti compromessi tra le varie anime del paese, e non plasmarsi su una sola di esse...

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Oltretutto. Ragionano nei termini della vita come dono di dio. Ma chi non appartiene a questa fede? Deve finire sotto questo tipo di considerazioni.

 

Questo si chiama liberticidio teocratico.

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Cosa vi aspettavate da un governo di destra?Ad ogni modo io sono contro alla cessazione della nutrizione e dell'idratazione.Sono sicuro che ci sono metodi meno violenti per farlo.Ovviamente non si possono applicare perchè sarebbe eutanasia.

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sebastian83

In linea di principio, anch'io penso che un'iniezione di barbiturici sia più umana della sospensione dell'idratazione, ma in questo paese se solo nomini l'eutanasia sei un pazzo assassino nazista...  :rotfl:

Dato che questo non si può fare, la sospensione dell'idratazione poteva essere un compromesso tra laici e cattolici...

 

In altri paesi (ma dai?) non è così: mi sembra che in Belgio vendono in farmacia (ovviamente dietro prescrizione del medico) il kit per il suicidio assistito fai-da-te...  :kiss:

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Dato che questo non si può fare, la sospensione dell'idratazione poteva essere un compromesso tra laici e cattolici...

 

Oltre che, una dimostrazione di rispetto verso l' art. 32 :kiss: Ma si sa. Della costituzione alla destra non gliene frega una cippalippa, perchè stata scritta dai mangiabambini! :rotfl:

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sebastian83

Oltre che, una dimostrazione di rispetto verso l' art. 32 :rotfl:

 

Tecnicamente parlando, non so se il divieto di sospendere l'alimentazione viola l'art. 32, che riporto:

 

La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.

 

Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.

 

Bisogna vedere, da un punto di vista normativo, come è disciplinata l'alimentazione artificiale, cioè se è considerata "trattamento sanitario" (cioè sostanzialmente "cura") o solo una diversa forma di alimentazione. Qui più che un medico o un filosofo servirebbe il parere di un avvocato...

 

Probabilmente il contrasto c'è con "i limiti imposti dal rispetto della persona umana", dato che la legge interpreta in maniera restrittiva questi limiti con la semplice esistenza in vita...

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É da considerarsi trattamento sanitario in casi simili, anche perchè non è che nel tubo finiscono panini col salame e bicchieri di vino come ci vorrebbero far credere.

 

Oltretutto, lo stesso codice deontologico dei medici afferma che in taluni casi, se c'è la volontà del paziente è giusto interrompere questo tipo di trattamenti .:rotfl:

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AngelFire_86

Beh, è evidentemente un ddl che non risolve 'na mazza. Quindi il compromesso c'è stato :rotfl:

Io direi di attendere tempi migliori.

 

Poi mi chiedo, sulle modalità (sospensione dell'idratazione, dell'alimentazione, iniezione, ecc...): star a sindacare cosa è "umano" e giusto eticamente risolve il problema? Oggettivamente no, perchè ci saranno sempre 2 visioni agli antipodi...si potrebbe discutere all'infinito su questo punto, senza riuscire a cavarne niente. Ognuno è libero di pensarla come vuole.

 

E' per questo che bisogna lasciare la piena libertà all'individuo in questione di decidere su se stesso e sulle modalità. Altrimenti non è, appunto, testamento biologico...ma si trasforma in una cosa un po' diversa...lasciar scegliere a qualcun altro cosa è giusto e cosa è sbagliato, a cosa devo sottopormi o a cosa posso fare a meno...

 

... :kiss: a me l'idea non m'alletta, sinceramente.

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Si peggiora la situazione già primitiva in cui eravamo. Tra l'altro è un testo chiaramente a rischio di incostituzionalità.

 

Un bell'articolo in merito:

 

Idratazione forzata

 

MICHELE AINIS

 

Ieri il Senato ha messo in minoranza Aldo Moro. È successo alle 11 e 30, minuto più minuto meno. C’era già stato il voto sulla nutrizione e l’idratazione artificiale, la soluzione di compromesso del Pd era stata respinta senza troppi complimenti. Nessun rifiuto del sondino, nemmeno in casi eccezionali, nemmeno se l’hai lasciato scritto con la vernice rossa sui muri di casa. Applausi dai banchi di destra, rumori, sospensione dei lavori. Alla ripresa il senatore Marino evoca per l’appunto Moro, e illustra un emendamento che riecheggia pressoché alla lettera quanto lui disse in Assemblea Costituente, durante la seduta del 28 gennaio 1947: «Ogni trattamento sanitario può venire rifiutato». Questo perché, aggiungeva Moro, viene qui in gioco una questione di libertà individuale, e dunque un limite al potere coercitivo dello Stato. Questione diversa dal caso aperto sessant’anni dopo attorno al corpo di Eluana Englaro: riguarda gli ammalati, non i moribondi.

 

E soprattutto riguarda uomini e donne in piena coscienza, capaci d’intendere e volere. Riguarda la possibilità di rifiutare un’aspirina così come un’amputazione, un elettrocardiogramma così come il trapianto del cuore. I costituenti dettero ragione a Moro, e scrissero l’art. 32 della Costituzione; i senatori ieri gli hanno dato torto, con 148 no, 116 sì, 10 astenuti.

 

Che cosa è mai accaduto nelle nostre istituzioni, quale mutazione antropologica ne colpisce gli attuali inquilini, se perfino il cattolicesimo democratico viene espulso dalla Repubblica italiana? Se questa Repubblica, qui e oggi, rinnega i valori con cui a suo tempo venne battezzata? Perché è questa la prima conseguenza della legge in dirittura d’arrivo al Senato: una patente d’incostituzionalità. La legge sul testamento biologico offende il diritto alla libertà personale iscritto nell’art. 13 della Carta, che significa anzitutto diritto di proprietà sul nostro corpo, potere di disporne. Offende il diritto alla salute sancito dall’art. 32, che a sua volta implica il rifiuto delle cure. Offende la dignità umana menzionata nell’art. 3, perché ciascuno dev’essere libero di scegliere dove si situi la misura di un’esistenza dignitosa. Con questa legge, viceversa, d’ora in poi chi disgraziatamente si trovasse nelle condizioni di Eluana dovrà restare appeso al suo sondino per tutti i secoli dei secoli. Di più: il voto altrettanto disgraziato su Aldo Moro rischia di trasformare le corsie d’ospedale in altrettante carceri, i pazienti in detenuti. Si dirà che lo stesso art. 32 riserva tuttavia alla legge il potere di disporre trattamenti sanitari obbligatori. Errore: la legge può farlo quando sussiste un interesse pubblico, un bisogno della collettività. Può stabilire d’internare i folli o i malati contagiosi, può imporre la vaccinazione obbligatoria, ma quale pericolo reca al proprio prossimo chi s’oppone alla nutrizione artificiale?

 

No, non c’è giustificazione alla cultura del divieto che soffia come un vento sulle nostre esistenze, sbattendole come panni stesi ad asciugare sul balcone. È un vento potente, tal quale la parola del cardinal Bagnasco: che il Parlamento faccia presto, ha detto lunedì. Eccolo accontentato. E dunque no alla ricerca sulle staminali, no ai matrimoni gay, no alla morte dignitosa, no - perfino - ai preservativi per difendersi dall’Aids. Non c’è scampo, né in camera da letto né in camera mortuaria. È la volontà del popolo che s’esprime attraverso questa selva di divieti? Se così fosse, potremmo quantomeno rassegnarci a un primato democratico. Ma proprio ieri un sondaggio di Repubblica ha rivelato che il 73,5% degli italiani è in disaccordo con Benedetto XVI quanto all’uso dei preservativi; e d’altronde non è affatto un caso se le chiese sono vuote, se la popolarità del Vaticano precipita più di Piazza Affari. Non precipita però la sua influenza, perché quest’ultima s’allunga non sui fedeli bensì sugli apparati, su chi sa che per ottenere un posto in Parlamento, una poltrona in Rai, una carica nei Cda che contano in Italia serve l’acqua santa. Per l’appunto: idratazione forzata.

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Io non ho semplicemente parole... tutto sto casino e alla fine abbiamo una legge che dice che il medico non è tenuto a rispettare le volontà espresse... no beh, direi proprio tempo ben speso.

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sebastian83

Non dimentichiamo la "scadenza" a 3 anni.... Per quale motivo si presume che ogni 3 anni io cambi radicalmente la mia visione della vita, e debba rifare la trafila di comunicare le mie volontà ecc. ecc.

 

Comunque sto leggendo ora il testo del ddl... Più di una volta c'è il riferimento all'indisponibilità della vita (concetto tipicamente cattolico); questa anzi è ancora meglio: "[...] considerando l’attività medica nonché di assistenza alle persone esclusivamente finalizzata alla tutela della vita e della salute nonchè all’alleviamento della sofferenza;"

 

La tutela della vita è più importante dell'alleviamento della sofferenza XD

Sapete che l'Italia è il paese europeo che meno utilizza le terapie del dolore?

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Già il fatto che il medico può decidere liberamente se seguire o meno le indicazioni del paziente rende inutile tutto il resto: se anche potessi dire no all'alimentazione forzata basterebbe capitare sotto le grinfie di un medico cattolico e ciao ciao...

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Non precipita però la sua influenza, perché quest’ultima s’allunga non sui fedeli bensì sugli apparati, su chi sa che per ottenere un posto in Parlamento, una poltrona in Rai, una carica nei Cda che contano in Italia serve l’acqua santa. Per l’appunto: idratazione forzata.

 

Quanto è vera questa affermazione. :rotfl:

 

La Chiesa, oltretutto, attraverso gli apparati, ha trovato il modo di riempire i banchi vuoti, invadendo direttamente le case e le vite di ciascun italiano e insediandosi lì, dove non possono essere scacciate.

 

Sebastian. L' Italia deve portare la sua croce in tutto e per tutto, così dice Rex. :kiss:

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orodeglistupidi

Ad Anno Zero Sabina Guzzanti, nei panni di Berlusconi, ha detto una sacrosanta verità: siamo un paese dove chi ha un minimo di sale in zucca se ne va.

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Dove la ricerca, la cultura e la libertà d' opinione vengono lentamente soffocate.

 

Oramai. La fuga dei cervelli è generale. :rotfl:

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Questa legge a mio parere è un pò un tampone e un contentino per gli italiani.

Tampone perchè bisogna avere una legge scritta quando ci sarà un nuovo evento mediatico stile Eluana Englaro,

contentino perchè così gli italiani si calmano visto che tanto desideravano questa legge.

 

Ora, ovviamente non è normale come legge... nel senso, troppi cavilli che fanno capire che serve "parzialmente" e "in casi drastici" la sua applicazione.

Personalmente mi trovo a concordare con l'impossibilità di interrompere alimentazione/idratazione. Perchè ok, la gente penserà pure di poter "morire", ma insomma, un minimo di dignità e umanità bisogna pure preservarla.

Sinceramente, preferisco una legge del genere alla possibilità di comprare un kit per il suicidio assistito... insomma... :s

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Personalmente mi trovo a concordare con l'impossibilità di interrompere alimentazione/idratazione. Perchè ok, la gente penserà pure di poter "morire", ma insomma, un minimo di dignità e umanità bisogna pure preservarla.

Sinceramente, preferisco una legge del genere alla possibilità di comprare un kit per il suicidio assistito... insomma... :s

 

 

civiltà è saper non applicare i propri concetti alle altrui esistenze.

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Harley Quinn

E' una legge inutile, come tante altre redatte dai nostri "cervelloni" in Parlamento :rotfl:

E' come lanciare un biscottino al popolo affamato giusto per distrarlo, farlo girare e piazzarglielo nel... ci siamo capiti :sisi:

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Personalmente mi trovo a concordare con l'impossibilità di interrompere alimentazione/idratazione. Perchè ok, la gente penserà pure di poter "morire", ma insomma, un minimo di dignità e umanità bisogna pure preservarla.

 

Eh? Dignità e umanità, chi sei tu per valutare quale sia la visione di queste due per ciascuno di noi?

 

Con i miei giudizi, le mie critiche, le mie sparate, forse posso indurre il dispiacere in una persona, farla adirare o magari farla riflettere. Ma tu. Con un idea simile. Favorisci un progetto di legge che poi obbligherà la gente a pensare alla tua maniera. Ora. Tra le due qual'è la più grande mancanza di rispetto?

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sebastian83

E' una legge inutile, come tante altre redatte dai nostri "cervelloni" in Parlamento :rotfl:

 

Magari fosse inutile... Inutile è una legge che non produce nessun effetto, questa ha l'effetto di impedire ai medici di effettuare il distacco dell'alimentazione, azione che è stata giudicata LEGITTIMA dalla giurisprudenza della Cassazione (e non solo nel caso Englaro, il cui nodo giurisprudenziale era dato dall'assenza di testimonianze esplicite riguardo la volontà della ragazza).

 

Personalmente mi trovo a concordare con l'impossibilità di interrompere alimentazione/idratazione. Perchè ok, la gente penserà pure di poter "morire", ma insomma, un minimo di dignità e umanità bisogna pure preservarla.

 

Credo che il concetto di dignità sia intimo e personale, e trovo che imporre il proprio concetto agli altri sia un'ingiusta prevaricazione... Comunque (con i limiti che ha un ragionamento a mente fredda, senza aver vissuto casi simili tra i miei conoscenti, ammettendo anche che io possa cambiare idea nella mia vita, insomma con tutti i dubbi del caso), se io mi trovassi in stato vegetativo permanente senza possibilità di recupero delle facoltà cerebrali superiori, io VOGLIO terminare la mia vita (intesa esclusivamente in senso biologico), possibilmente in maniera rapida e dignitosa (il kit, appunto), ma in mancanza anche col distacco dell'alimentazione... E' una cosa che PER ME trovo più dignitosa, e non mi assumerei mai la responsabilità di costringere qualcuno a pensarla come me. Ma vorrei avere la libertà di poter decidere per me.

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Eh? Dignità e umanità, chi sei tu per valutare quale sia la visione di queste due per ciascuno di noi?

 

Con i miei giudizi, le mie critiche, le mie sparate, forse posso indurre il dispiacere in una persona, farla adirare o magari farla riflettere. Ma tu. Con un idea simile. Favorisci un progetto di legge che poi obbligherà la gente a pensare alla tua maniera. Ora. Tra le due qual'è la più grande mancanza di rispetto?

Intanto statti calmino e abbassa la cresta e ritira le unghie.

Io non sarò nessuno e blablabla, ho detto la mia personalissima opinione e di certo non la voglio imporre a te, visto che sinceramente come la pensi tu, non me ne può sbattere proprio niente. Siamo in un forum, io dico la mia tu dici la tua, TU RISPETTI quello che io ho da dire e ce la smetti di inacidirti inutilmente. =)

Siccome le risposte su questo stile a mio modesto parere denotano un grado di apertura mentale e disponibilità alla discussione pari a meno di zero, trovo inutile risponderti.

Grazie per l'attenzione.

 

 

Detto questo, rispondo a ROJ:

Non si tratta di un "mio" concetto, è un valore universale la vita.

E perchè? Se non lo fosse, potrei benissimo uccidere chi vorrei senza destare alcuna reazione da parte del mondo. E, ipocrisie a parte, lo sappiamo tutti che la vita è un valore, non me lo invento di certo io.

Ora, la mia è un'idea, come ho già detto, alquanto personale. Non sono io che decido le leggi e sinceramente non mi interessa che qualcuno condivida le mie idee.

Semplicemente lo trovo disumanizzante, perchè togliere l'alimentazione ad una persona che non ha le capacità fisiche/mentali per nutrirsi autonomamente, significa lasciar morire una persona solo perchè non può - per ovvie ragioni - essere autonoma e indipendente. Io non sto parlando di "macchine" che ti tengono in vita artificialmente sostituendo il ruolo dei tuoi organi vitali, parlo di una maledetta flebo o di un qualsiasi strumento capace di dare nutrimento ad una persona in stato "vegetativo".

Il discorso è sottile, sinceramente non mi aspetto che venga colto visto che noto una certa ostilità nei confronti delle idee diametralmente opposte alle vostre.

Io non so se voi avete presente cosa significhi morire per la fame e per la sete, sono le morti peggiori che un essere umano possa mai desiderare, e sinceramente no, se devo lasciare questo mondo, preferisco lasciarlo con dignità e non andarmene patendo la fame e facendola sedare con qualche medicinale che non mi faccia sentire il terribile dolore.

Ripeto, è una personalissima opinione, potete condividere o meno basta che non vi accanite.

Questo è come la penso io, poi capisco pure la necessità di "poter scegliere" quindi comprendo un'altra grande necessità quale può essere quella di avere un testamento biologico completo, che permetta di scegliere pure se dire stop all'alimentazione artificiale.

Io lo capisco, non lo condivido e basta. E' giusto che la gente possa scegliere.

Ma nessuno dica niente a me se io non lo condivido, che cavolo.

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orodeglistupidi

I soliti discorsi che si fanno anche in altri, altrettanto dolorosi ambiti, come l'aborto.

La mia avversione assoluta per l'aborto non mi legittima in nessun caso ad impedire a tutte le altre donne di praticarlo.

 

Il diritto a scegliere della propria vita e della propria morte è superiore a qualunque meschina pretesa di stabilire cosa è umano e cosa è disumano. E' un diritto sacrosanto, intoccabile. Io non ti costringerò mai a morire attraverso quelle modalità che tu ritieni disumane, te l'assicuro. Tu, in cambio, non permetterti di impedirmelo, perché ritengo più dignitosa la certezza di una morte del genere, consapevolmente scelta, al disumanizzante martirio cui sottoporrei i miei cari diversamente.

 

La vita è un valore universale? Anche la morte lo è. Spesso c'è molta più dignità in quest'ultima. 

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Allora. Impara a fare altrettanto ominide. (Uh. Ricordati. Che se i miei post non ti interessano e non hai intenzione di rispondervi, esiste la funzione scroll.  :rotfl:)

 

In ogni caso. Qui si parla di lasciare libertà di scelta, a te pare abberrante morire di fame di sete? Beh. A qualcuno no.  A te pare orripilante rinunciare a un amputazione e morire sotto sedativi? Non so. Ma a qualcuno certamente no.

 

Nessuno ti dice niente. Semplicemente specifica che gli altri possano scegliere. Come hai già fatto, ma come non avevi scritto prima. Perchè quell' elemento. La possibilità di scelta. É fondamentale.

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